Visita del Ministro dell'Ambiente della Repubblica Ceca Petr Hladík alla Santa Sede
23.05.2025 / 14:53 | Aktualizováno: 26.05.2025 / 15:53
Nei giorni 20 - 22 maggio 2025 il Ministro dell'Ambiente della Repubblica Ceca Petr Hladík ha effettuato una visita di lavoro alla Santa Sede ed in Italia. Il programma in Vaticano è stato incentrato sul X° anniversario della pubblicazione dellʾenciclica fondamentale di Papa Francesco sulla "cura della nostra casa comune", Laudato Sì.
Il 21 maggio il Ministro, accompagnato dal Viceministro František Talíř e dallʾAmbasciatore Pavel Svoboda, ha partecipato alla prima Udienza generale del nuovo Papa Leone XIV. Dopo lʾUdienza generale tutti hanno salutato brevemente il Santo Padre consegnandogli un dono: la croce dalla Caritas di Broumov realizzata con il materiale tessile riciclato, ed hanno ricevuto la benedizione apostolica della targa commemorativa della nuova area naturale protetta di Soutok (Confluenza) dei fiumi Morava e Dyje, patrimonio dell'UNESCO, e della prima pietra della nuova cappella ecologica a Zubčice in Boemia Meridionale.
Un altro punto importante allʾordine del giorno era il pranzo di lavoro con S. Em.za il Cardinale Michael Czerny, SJ, stretto collaboratore di Papa Francesco e dal 2022 Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ospitato dallʾAmbasciatore Pavel Svoboda presso la sede dellʾAmbasciata della Repubblica Ceca presso la Santa Sede.
Il Cardinale Czerny è originario di Brno in Cecoslovacchia (*1946), da dove emigrò con i genitori e il fratello nel 1948 in Canada.
Nel pomeriggio dello stesso giorno il Ministro Hladík ha visitato la Basilica di San Pietro, dove ha reso omaggio alla memoria del Cardinale Josef Beran nella Cappella della Madonna della Bocciata. dove il Cardinale fu sepolto fino alla sua traslazione a Praga nel 2018. La commemorazione è accaduta pochi giorni dopo lʾanniversario della morte (il 17 maggio 1969) di questo 33° Acivescovo di Praga, perseguitato sia dal regime nazista sia da quello comunista, e 60 anni dopo il suo esilio forzato a Roma e la sua nomina di Cardinale da Papa Paolo VI.