
Commemorazione di Giovanni di Jenzenstein
18.06.2025 / 14:11 | Aktualizováno: 27.06.2025 / 09:44
L'Ambasciata della Repubblica Ceca presso la Santa Sede in collaborazione con il Pontificio Collegio Nepomuceno ha organizzato il 17 giugno 2025 nella Basilica di Santa Prassede l'atto commemorativo in occasione del 625° anniversario della scomparsa del terzo Arcivescovo di Praga, Giovanni di Jenzenstein.
Discorso del Rettore del Pontificio Collegio Nepomuceno Don Tomáš Koumal presso la tomba di Giovanni di Jenzenstein nella basilica romana di Santa Prassede in occasione del 625° anniversario della sua scomparsa:
Ricordo spirituale di un uomo tra Praga e Roma
Cari fratelli e sorelle,
oggi ci troviamo qui per rendere omaggio a un uomo che attraversò,
non solo geograficamente, ma anche spiritualmente,
due mondi: la Boemia e l’Italia.
Jan z Jenštejna fu arcivescovo di Praga,
ma fu anche studente nelle nostre università,
pellegrino del sapere e cercatore di Dio.
Padova, Bologna, – questi luoghi non furono solo tappe accademiche,
ma momenti di conversione interiore.
In Italia, Jan entrò in contatto con il pensiero classico,
con l’ardore della teologia scolastica,
e soprattutto con la passione per la verità
che arde nel cuore di ogni vero cristiano.
La sua fede divenne riflessione,
e la sua riflessione divenne poesia e preghiera.
Non fu un uomo della comodità,
ma un uomo della coscienza.
Nel tempo dello scisma della Chiesa,
scelse la via dell’onestà e della solitudine,
piuttosto che la via del compromesso.
In uno dei suoi testi spirituali, scrisse:
«Signore, se il mondo mi dimentica, Tu non mi dimenticare.
Se gli uomini mi disprezzano, Tu ricordati del mio cuore.»
Oggi, anche se è passato più di mezzo millennio,
la sua voce ci tocca ancora:
ci insegna che la vera grandezza dell’uomo non si misura dal potere,
ma dalla fedeltà silenziosa al Vangelo.
Che la sua memoria sia per noi luce,
e il suo esempio ci dia il coraggio.