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Informazioni generali

Informazioni generali sulla Repubblica Ceca - Repubblica Ceca, in ceco: Česká republika, Area: 78 864 kmq, popolazione: cca 10,5 milioni d'abitanti, Prodotto interno lordo pro capite (in euro, nell'anno 2011): 13.700 (Grecia 20.350, Italia 25.700), Capitale: Praga (1,2 milioni di abitanti)

la bandiera della Repubblica Ceca

 

lo stemma della Repubblica Ceca

Informazioni generali sulla Repubblica Ceca

Repubblica Ceca, in ceco: Česká republika

Area: 78 864 kmq, popolazione: cca 10,5 milioni d'abitanti

Prodotto interno lordo pro capite (in euro, nell'anno 2011) : 13.700 (Grecia 20.350, Italia 25.700)

Capitale: Praga (1,2 milioni d'abitanti)

Lingua ufficiale: il ceco

Presidente della Repubblica: Petr Pavel

Religione: cattolica (26 %); protestante (4,3%)

Moneta: corona ceca (Kč), Cambio: 1,- euro = circa 25,- Kč (CZK) (2011)

La solidità della corona ceca, che ha conservato la sua parità di riferimento all'euro, è uno dei segnali più evidenti della crescita del Paese dopo la caduta del comunismo nel 1989.

Situata nell'Europa centrale, priva di sbocchi al mare, già confinante con le due Germanie (al sud-ovest quella occidentale ed a nord-ovest quella orientale) oggi riunificate, la Repubblica Ceca confina anche con la Polonia a nord, la Slovacchia ad est (con cui formava la Cecoslovacchia) e con l'Austria a sud.

Mappa della Repubblica Ceca

Ambiente naturale

Dal punto di vista geografico-fisico la Repubblica Ceca si compone di due insiemi bene individuabili: ad occidente la Boemia e ad oriente la Moravia.

La Boemia (Bohemia) è una regione storica dell'Europa centrale costituita da un vasto "acrocoro", ovvero da un altipiano interrotto da corrugamenti. Circondato da rilievi montuosi, assume la forma di un catino delimitato da quattro bordi inegualmente elevati, ma compresi tra i 1 000 ed i 1 600 metri; motivo per cui viene anche chiamato "quadrilatero boemo". Considerata la sua parte più interna, ovvero la pianura ceca corrispondente all´ampio arco del bacino del fiume Elba, è possibile dividere la regione in cinque parti, con le altre quattro costituite dai rilievi collinari: il nord-ovest, formato dai Monti Metalliferi (Krušné hory) con cime attorno ai 1 200 metri (massima elevazione Klínovec, 1 244 m); regione che si estende ai bacini dei fiumi, Ohře e Bílina, affluenti dell'Elba ed al rilievo eruttivo terziario costituito dall'Altipiano della Teplá (Tepelská Plošina). Qui si trovano anche le località termali di Karlovy Vary (Terme di Carlo) e Mariánské Lázně (Terme di Maria). Il bordo suddoccidentale del quadrilatero è formato da piccoli bacini, altopiani e massicci boscosi: la Selva Boema (Český les, la cui cima culminante, 1 344 m, è rappresentata dal Laken); il confine settentrionale dominato dai Sudeti, che si estendono per circa 300 chilometri, risulta principalmente formato dai Monti dei Giganti (Krkonoše) culminanti nello Sněžka (1 603 m), che rappresenta anche la massima elevazione dell'intera Repubblica Ceca; ad oriente infine si trovano i rilievi collinari delle Alture Morave (Českomoravská Vysočina), che rappresentano la regione di transizione tra la Boemia e la Moravia.

La Moravia (in ceco Morava ed in tedesco Mahren) è una regione di passaggio leggermente inclinata da nord a sud, tra l'Europa settentrionale e la pianura danubiana. Ha un'estensione di 22 000 kmq circa (capoluogo Brno) e occupa la parte orientale della Repubblica Ceca. Fisicamente è costituita da una stretta fascia pianeggiante, interrotta dalla vallata incassata tra rilievi di modesta altezza, formata dal fiume Morava, che nasce nei Sudeti e confluisce nel Danubio.

Ad occidente si trovano le Alture Morave, mentre a nord la Moravia è delimitata dagli Jeseníky (cima più elevata Praděd, 1 490 m) ed a est dagli estremi lembi occidentali dei Beskydy e dei Carpazi Bianchi. Tra Jeseníky e Beskydy si trova la storica via dei commerci tra Vienna e Varsavia: la "porta morava".

I rilievi dei Beskydy moravo-slesiani si sviluppano poi nella Slesia Polacca e separano la regione mineraria e carbonifera della Slesia Morava (capoluogo Ostrava) dalla pianura formata dall´alto e medio corso del fiume Morava.

Sul piano idrografico l'Elba (in ceco Labe), uno dei maggiori fiumi europei, è il corso d'acqua più importante della Repubblica Ceca; lunga 1 159 km e navigabile per 900, nasce dai Sudeti e percorre il Paese in direzione nord-ovest, attraversa poi la Germania e sfocia presso Amburgo con un ampio eustario nel Mare del Nord. La Moldava (in ceco Vltava - 433 km) è il suo affluente principale: da non confondere con l'omonimo fiume rumeno, nasce nella Selva Boema e bagna la capitale; affluenti minori sono il Berounka, il Sázava, l'Jizera ed i già citati Ohře e Bílina. La Morava (350 km) è il principale fiume della Moravia e per un tratto segna confine tra Repubblica Ceca, Austria e Slovacchia, paese nel quale si getta nel Danubio nei pressi di Bratislava dopo avere raccolto le acque di numerosi affluenti: Bečva, Jihlava, Dyje. Nonostante esistano numerosi laghi anche di origine artificiale, il lago (diga) di Lipenská è l'unico degno di nota per la sua estensione.

Centro del turismo invernale al confine tra Boemia e Moravia : Nové Město na Moravě

Clima.

Il clima e nettamente continentale, con escursioni termiche stagionali sensibili: inverni rigidi ed estati fresche; precipitazioni abbondanti sui rilievi, che decrescono verso le regioni centrali e pianeggianti.

Uomo e ambiente

Le aree montuose sono ricoperte da foreste di conifere, cui subentrano al diminuire dell'altitudine fitti boschi di faggi, querce e betulle. Questo ricco patrimonio forestale è colpito dal fenomeno delle piogge acide e dall'inquinamento atmosferico (anidride solforosa) provocato dall'industria pesante, in primo luogo da quella chimica.

SOCIETA'

Struttura sociale

La Repubblica Ceca raccoglie circa i 2/3 della popolazione della dissolta Cecoslovacchia; al censimento del marzo 1991, erano da considerarsi all'interno del territorio attualmente ceco 10 302 215 abitanti, stimati a 10 345 644 nel 1995. Si tratta pertanto di un Paese demograficamente allineato a quelli nordeuropei che si caratterizzano ormai da tempo per un andamento demografico stagnante o addirittura in flessione, denotando tassi di natalità e mortalità pressoché uguali e vicino alla crescita zero. Il tasso di accrescimento annuo della popolazione equivale allo 0,1‰ nel quinquennio 1989-1994. Come nei Paesi dell'Europa settentrionale, emerge il problema del tendenziale ma pronunciato invecchiamento della popolazione e dei maggiori livelli assistenziali da assicurare, mentre il debole accrescimento della popolazione risulta attribuibile all'immigrazione e sua volta legata al problema storico dell'economia del Paese, ovvero quello della carenza della manodopera.

Lo sviluppo urbano è stato la conseguenza di un marcato processo d'industrializzazione iniziato alla fine del secolo scorso e rilanciato in modo altretanto deciso, ma pianificato nel dopoguerra secondo i canoni del modello socialista; trasformazioni che hanno cambiato il Paese, facendolo divenire da agricolo a industriale e urbanizzando un grande numero di abitanti.

La politica economica liberista ha avuto conseguenze drammatiche sul piano sociale: aumento della disoccupazione, abbattimento del reddito pro capite, del potere d'acquisto e soprattutto del costo del lavoro attraverso l'annullamento dei dispositivi di sicurezza sociale. La politica ultraliberale perseguita da Klaus è divenuta assai meno popolare e ha contribuito in ultima analisi alla separazione con la Slovacchia.

Composizione etnica

Sempre secondo il censimento del 1991, la popolazione dell'attuale Repubblica Ceca risultava formata dai cechi (81,3%) e moravi (13,2%), che considerati insieme costituivano il 94,5% degli abitanti. La minoranza più consistente è quella rappresentata dagli slovacchi, che costituivano il 3% dei residenti, poichè la Slovacchia è stata da sempre il tradizionale serbatoio di manodopera. Inoltre, dopo la separazione con la Repubblica Ceca quasi nessuno tra gli slovacchi residenti ha voluto rimpatriare, poichè essi sono bene integrati, ma soprattutto perchè il tasso di disoccupazione nella vicina repubblica sfiora il 14%.

Gli tzigani (300 000, per i 2/3 in Boemia) s'integrano invece molto difficilmente; i polacchi (75 000) si concentrano in Slesia, quanto i tedeschi (sudeti), che rappresentavano un terzo della popolazione del Paese ceco prima di essere massicciamente espulsi nel 1945-1946, oggi non ne restano che 55 000. Nei primi anni Novanta la Germania ha cercato di porre il problema delle riparazioni e della restituzione dei beni ai cittadini tedeschi espulsi. Tra le minoranze ricordiamo anche russi, ucraini, ungheresi ed ebrei, che non rappresentano ormai che poche migliaia di persone.

Organizzazione sociale

La società ceca evoluta e molto simile a quelle nordeuropee, anzitutto quella tedesca, ma gelosa delle sue particolarità storiche; le donne vi godono teoricamente di parità e le pratiche anticoncezionali sono diffuse e facilitate dalle strutture statali. Il numero di divorzi rimane alto. Negli anni Novanta, come in gran parte dei Paesi ex-socialisti, si è assistito parallelamente alle privatizzazioni ad una corsa all'arricchimento che si è accompagnata alla rottura della pace sociale ed a grandi manifestazioni sindacali per la difesa delle acquisizioni sociali. In prima linea nel corso di queste rivendicazioni si trovano i pensionati, gli operai, i ferrovieri e gli insegnanti.

Religione

Le affiliazioni religiose rispecchiano le vicissitudini storiche del Paese: esiste una maggioranza di cattolici (il 39%), con minoranze protestanti di luterani (circa il 6,5%), hussiti (7,5%) e fratelli moravi (fuoriusciti dal movimento hussita, convinti assertori della non violenza). Sono presenti comunità ortodosse (2,5%), specie tra gli slovacchi, mentre della grande realtà della comunità ebraica rimane ben poco. Un quinto della popolazione si dichiara apertamente ateo.

Lingua

La lingua ufficiale è il ceco (čeština), appartenente al gruppo slavo, che utilizza l'alfabeto latino. Tra le altre lingue: slovacco, tedesco e rom (parlato dagli tzigani).

Servizi sociali

Uno dei tradizionali punti di forza della Repubblica Ceca si situa in una potente struttura formativa, che attraverso una buona diffusione territoriale (oltre 5 000 istituti) ed un alto livello qualitativo per gli studi superiori ha debellato l'analfabetismo e formato forza in linea con i Paesi maggiormente industrializzati. L'assistenza sanitaria viene assicurata a tutta la popolazione, ma con difficoltà sempre maggiori dato l'invecchiamento progressivo. La Repubblica Ceca si attesta su livelli pienamente europei per ciò che riguarda le statistiche sanitarie: la mortalità infantile equivale all'8,5‰, la speranza di vita alla nascita è di 72,7 anni e le cause di morte sono costituite per oltre il 90% da malattie del sistema circolatorio e da tumori.