na_celou_sirku
Photo: © Velvyslanectví ČR při Svatém stolci/ Ambasciata della Rep. Ceca presso la Santa Sede

Ricordo del 70° anniversario del martirio di P. Toufar

Nei giorni 4 e 5 marzo 2020 l'Ambasciata della Repubblica Ceca presso la Santa Sede ha organizzato due eventi in occasione del 70° anniversario del martirio del parroco di Číhošť Josef Toufar - uno per i connazionali cechi presso il Pontificio Collegio Nepomuceno e il secondo nella sede centrale della Radio Vaticana rivolto ai giornalisti e ai membri del Corpo Diplomatico.
 

 

Il giorno 4 marzo 2020 si è svolta nel Pontificio Collegio Nepomuceno la proiezione del film documentario della Televisione Ceca sul "miracolo di Číhošť" ovvero sulla vita di Josef Toufar intitolato Come se dovessimo morire oggi con successivo dibattito per la comunità ceca di Roma, durante il quale lo scrittore e l'autore del libro biografico su Josef Toufar, Miloš Doležal, e il produttore creativo della Televisione Ceca Patrick Diviš hanno descritto gli avvenimenti di Číhošť, accaduti 70 anni prima, ricordando anche il destino e il lascito del P. Toufar, deceduto in seguito alle orribili torture da parte della Polizia segreta il giorno 25 febbraio 1950.

Il giorno successivo è stato presentato il sopracitato film documentario ai giornalisti e diplomatici nella sede della Radio Vaticana sotto il patrocinio comune dell'Ambasciata della Repubblica Ceca presso la Santa Sede, Vatican News, Televisione Ceca e del Centro Ceco di Roma nell'ambito della serata commemorativa intitolata Miracolo vs. Dittatura. Lo sconcerto dinanzi al trascendentale, le manipolazioni mediatiche e il martirio del sacerdote ceco Josef Toufar. La serata è stata allo stesso tempo l'ultimo evento svolto presso la Santa Sede prima della pausa dovuta al coronavirus. I saluti hanno pronunciato il Direttore Editoriale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede Dott. Andrea Tornielli e l'Ambasciatore della Repubblica Ceca presso la Santa Sede Václav Kolaja e in seguito sono intervenuti il Sig Patrick Diviš e il Sig. Miloš Doležal. La serata è stata moderata dal giornalista della sezione inglese della Radio Vaticana Devin Watkins.

Il Dott. Andrea Tornielli ha ricordato che la trasmissione della Radio Vaticana fu una delle poche fonti di informazioniIl Il  inalterate nei paesi oltre la cortina di ferro e con il suo operato contribuì al fatto di mantenere vivo il ricordo del martirio del P. Toufar. Il significato della trasmissione della Radio Vaticana nei tempi della dittatura comunista ha ricordato anche Václav Kolaja perché gli avvenimenti di Číhošť hanno portato alla sospensione dei rapporti diplomatici tra la Cecoslovacchia e la Santa Sede e il loro riallacciamento avvenne dopo lunghi 40 anni nel mese di aprile del 1990.

Il Sig. Diviš ha descritto il destino di Josef Toufar come "una storia sulla verità e sulla vincita solo temporale della menzogna, disinformazione e propaganda". I metodi della propaganda rimangono sempre gli stessi, sia che si tratti di un regime totalitario, nazista e comunista, sia che si tratti dei siti internet di disinformazione finanziati dai governi degli Stati; cambia soltanto la piattaforma della loro diffusione. La storia del Padre Toufar ci da la speranza perché "la verità non tacerà" ma anche la testimonianza del fatto che dobbiamo dare un contributo, ovvero "avere il coraggio della verità" secondo i martiri cristiani.

Il Sig. Doležal ha parlato nel suo intervento sugli avvenimenti di Číhošť a cavallo degli anni 40 e 50 del secolo scorso e sulla vita sacerdotale di Josef Toufar ai tempi dei due regimi totalitari. Ha evidenziato anche la vicinanza del sacerdozio del P. Toufar al Papa Francesco, il quale ha sottolineato più volte che "per il pastore è indispensabile avere odore delle sue pecore". Josef Toufar secondo il Sig. Doležal "fu proprio impregnato" della vita dei suoi parrocchiani; non si chiudeva davanti al mondo, non costruiva una carriera, non accumulava i beni, per lui furono fondamentali i rapporti e le persone; non faceva distinzione tra fedeli e atei. Il Sig. Doležal ha concluso il suo contributo dicendo: "Josef Toufar non fuggiva e non fugge davanti le persone, non finì come un funzionario ma al contrario come un personaggio oltre tempo dell'Europa Centrale.

 

Link correlati:

articolo di ACI STAMPA

articolo nella sezione inglese di Vatican News